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Cattedrale e Campanile di Sant'Antonio Abate a Castelsardo

  • thesilentube83
  • 26 giu 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

La struttura preesistente è stata restaurata tra il 1597 e il 1606 per volere del vescovo Giovanni Sanna divenendo sede vescovile di Ampurias nel 1503 e acquisendo il titolo di Cattedrale opera del vescovo Passamar. Il completamente dell'edificio avvenne 1727 con la costruzione del matroneo ( il balcone vicino all'ingresso della Porta Santa ) e dell'altare finemente lavorato dedicato al patrono della città Sant’Antonio Abate. Il campanile venne ricavato direttamente una torre con funzione di faro preesistente nelle mura antiche, la cui sommità è stata successivamente decorata con piastrelle maiolicate con motivi verdi, gialli e marroni.L'edificio stilisticamente fonde elementi del gotici, catalani e rinascimentali e offre una splendida vista panoramica a picco sul mare. Esternamente domina sopratutto grazie all'alta torre campanaria coperta da un cupolino maiolicato. L'interno presenta una classica pianta a croce latina ed è costituito da una navata unica voltata a botte ribassate, cappelle laterali sui contrafforti e transetto. Molti degli affreschi presenti nelle cappelle laterali sono stati dipinti da Andrea Lusso, il più noto pittore manierista in Sardegna, mentre molte altre sono opere del pittore anonimo denominato " Maestro di Castelsardo " tra le quali spicca la Madonna in trono col Bambino collocata sull'altare maggiore. Originariamente faceva parte di un grande retablo, le altre parti ( e molte altre opere d'arte sacra tra cui il San Michele arcangelo del Maestro) sono conservate nelle cripte della Cattedrale, adibito a museo diocesano. L’abside è quadrangolare con volta a crociera generata da quattro pilastri a fascio con capitelli scolpiti, sormontato da due coppe di angeli, di cui i due piccoli centrali sorreggono la croce. L'altare maggiore in marmo é del 1810, mentre sono più antichi ( dei "600-"700 ) gli altri arredi lignei, gli altari laterali e le statue. Sopra il matroneo troneggia il bellissimo organo a canne settecentesco con ante decorate, considerato il più bello della Sardegna.

 
 
 

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