L'Imponente Fortezza Vecchia a Villasimius
- thesilentube83
- 18 set 2016
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La "Fortezza Vecchia" di Villasimius è un monumento di notevole interesse sia storico che paesaggistico, situato nel promontorio poco oltre il porto della Marina di Villasimius, poco distante da Capo Carbonara. Si tratta di una struttura particolare, le cui prime fondamenta risalgono presumibilmente intorno al XIV secolo, ipotesi elaborata dopo l'analisi delle mura e della storia della zona. Villasimius, che a quei tempi si chiamava Carbonara, venne ceduta da Nino Visconti ai sovrani aragonesi, che a loro volta che lo concessero come feudo alla famiglia Carroz, la quale possedeva una buona parte dell'isola e aveva contribuito al cacciare i pisani dell’ex Giudicato di Cagliari, di cui faceva parte anche Carbonara. La Fortezza venne edificata in un periodo storico di grandi trasformazioni e testimonia il bisogno di potenti difese in quel territorio. Originariamente la fortezza aveva una pianta triangolare equilatera, con i lati di circa 11 m, le mura spesse 1,20 metri e alte circa 10 metri. L'ingresso era sopraelevato e rivolto verso il mare, protetto da una struttura più bassa a forma di V. Nel 1566 la torre, che difendeva il porto di capo Carbonara e la foce del suo Rio da eventuali pirati interessati a rifornire acqua e legna, era frequentata da corallari e pescatori che riponevano il pescato all'interno delle sue mura. La fortezza era collegata visivamente alle torri di Capo Boi, Porto Giunco e Cala Caterina. Verso il 1580-90, gli spagnoli ampliarono e migliorarono il progetto originale portato avanti da Filippo II, che a spese della città di Cagliari eresse diverse fortificazione nei litorali a sud della Sardegna, in modo da creare un sistema di torri e fortificazioni collegate fra loro per contrastare i continui sbarchi dei pirati turco-barbareschi. Nel 1590 - 91 nella cosiddetta "Fortalesa Biesa de Carbonayre" era presente una guarnigione che difendeva la tonnara. Nel 1599 la torre fu inserita nella IV divisione ( che difendeva dalle cime di Villanova fino al Sarrabus ). Da allora acquisì un ruolo sempre più importante, svolgendo le funzioni di guardia e difesa. Nel 1767 in epoca sabauda la torre ospitava un capitano, tre soldati e due cannoni, ancora oggi presenti. Nel 1720 ci furono i primi lavori di manutenzione, nel 1769-70 venne restaurata su progetto dall'ingegnere Belgrano da Famolasco e nel 1790 subì delle modifiche più radicali. Il torrione triangolare venne trasformato in un piccolo complesso a quattro lobi a spigolo vivo, vennero creati dei minibastioni ai vertici del triangoli in modo da eliminare gli angoli morti al fuoco di fucileria negli scontri ravvicinati. Nel complesso la planimetria rimase invariata, conservandosi fino ai giorni nostri. Oltre 100 anni dopo, nel 1803, la torre subì un altro restauro e nel 1812 respinse un attacco di barbareschi che avevano conquistato le torri di Serpentara e dell'Isola dei Cavoli. Il forte fu utilizzato fino al 1847, quando venne licenziato l'ultimo "alcaide" ( capitano della torre ). Da allora versò in stato di abbandono fino al 1968, quando venne realizzato un restauro a spese della città di Cagliari che si completò nel 1973. Nel 1987 furono realizzate altre opere di manutenzione e scavi nell'area circostante.
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