La Misteriosa Tomba dei Giganti Su Mont'e S'Abe
- thesilentube83
- 29 giu 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Vicino al centro abitato di Olbia, ai piedi della collina del castello di Pedres, fù edificata in epoca nuragica un'imponente tomba dei giganti; lunga ben 28 metri e larga 6, è una delle più grandi di tutta la Sardegna. Stando agli studi effettuati nel 1962, nella tomba di Giganti di "Su Mont’e s’Abe" ( o s’Ape ) i defunti venivano sepolti in forma collettiva; la tomba pare non appartenente ad una famiglia in particolare, come era la norma per le TDG in Sardegna, ma all'interno villaggio. Nella sala funeraria si tenevano i riti sacri legati al defunto, ma non sono stati rinvenuti nel pozzetto sacro i documenti funerari che solitamente lo accompagnavano. Il monumento funerario, interamente costruito con grandi pietre di granito locale ed orientata lungo l’asse NW-SE, fu edificato in due fasi distinte. Nella prima fase, risalente al periodo della cultura di Bonnanaro, venne costruita la tomba ad "allée couverte" ( un corridoio coperto lungo circa 10 metri ) formato da lastre verticali infisse nel terreno e coperte da lastre orizzontali per tutta la sua lunghezza, una sepoltura dedicata ai personaggi importanti. In un secondo momento, attorno al 1600 a.C. ( Età del Bronzo Recente ), la sepoltura venne modificata creando l’esedra ( l’arco anteriore alla sepoltura ), dotato di sedile e di lastre verticali rivolte con la faccia piana all’esterno, trasformandola in un'imponente Tomba dei Giganti. Al centro dell’esedra, a chiudere il corridoio funerario, venne posta una monumentale stele di granito sagomata a forma di porta denominata "stele centinata". Oggi la stele non è più presente ma, stando a sepolture simili come quella di S’Ena e Thomes a Dorgali, possiamo ipotizzare che fosse alta circa 3 metri e mezzo e dotata di una piccola apertura alla base che permetteva l'accesso alla camera funeraria. Durante il restauro all'interno fù rinvenuto un pugnale. Il territorio di Olbia è ricco di testimonianze nuragiche; se capitate in zona visitate anche il nuraghe "Riu Mulinu", uno dei più importanti monumenti preistorici del nord Sardegna e il pozzo sacro sa Testa, dove si svolgevano i rituali del culto dell’acqua.
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