Ex Saline di Stato di Cagliari a Molentargius
- thesilentube83
- 16 ott 2017
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La storia dell'estrazione del sale marino a Cagliari sembra che risalga a circa 3000 anni fa, all'epoca degli stanziamenti Fenici. In epoche più recenti l'estrazione del sale fu oggetto di monopolio governativo dapprima con la dominazione spagnola, poi con la dominazione sabauda. L'attività d'estrazione impiegava in passato maestranze reclutate fra la popolazione, ma a cavallo fra il Settecento, l'Ottocento e il Novecento lo stato sabaudo impiegava i condannati ai lavori forzati, provenienti principalmente dalle carceri piemontesi e dal vecchio carcere cagliaritano di San Bartolomeo. Negli anni 30 la tecnologia modificò drasticamente la tecnica di estrazione con l'allestimento del sistema formato dalle vasche evaporanti, dalle vasche salanti, gli impianti di sollevamento e di canalizzazione delle acque. Nel 1984 l'attività delle saline di Stato cessò per ragioni igienico-sanitarie a causa della tracimazione di acque inquinate dal Bellarosa minore nel Bellarosa maggiore. Delle Saline restano gli impianti di terra e delle vasche come testimonianza di un'antica attività ed è tuttora attivo il sistema di circolazione e regimazione delle acque per mantenere integro un particolare ecosistema creato in parte dall'uomo. La "città del sale" o "villaggio del sale" fu costruita nei primi decenni del XX secolo ed è oggi considerato un sito di archeologia industriale. Il complesso comprende i palazzi dove risiedevano i dirigenti, le abitazione degli impiegati, una chiesa, un teatro, dei laboratori e le officine dove avveniva l'estrazione e lavorazione del sale.
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